Si sa che i cubani inventano tutto e tirano a campare a lo cubano.....sino qualche tempo fa la vendita di roba...vestiti per intenderci era per la maggiore..poi la legge e cambiata e...........fine dei giochi.
Un anno fa parlando con il padrone di casa mi disse che aveva un idea insieme a un suo socio.....lui ha una casa con due quarti ..e la cosa più bella è che nel bagno l'acqua non arriva a caduta....nella doccia per intenderci ma possiede una piccola pompa dell'autoclave che pescava nella riserva.
Per gli yuma della casa niente di più bello doccia calda con forza, quasi se non uguale agli standar nostri.
La sua idea era di costruire pompe per autoclave...e venderle.
Pensai a quelle particular.......ma poi ripensandoci anche nelle altre......visto i tanti cubani che hanno rimesse dall'estero e che stanno rimettendo a nuovo le loro vecchie case.
Sicuramente non un mercato che riguarda il campo...li le case sono ancora in legno e per quel che riguarda la doccia per lavarsi funziona ancora il vecchio metodo del secchio.
Il tipo che avrebbe fatto le varie pompe dell'acqua con i pezzi che avrebbero trovato viveva fuori del paese, un accordo di massima su come, quando e.......quanto che era la cosa più importante era già stato fatto.
L'idea non mi sembrava male visto che molte case a Cuba hanno il famoso impianto ....... con tanti fili scoperti...... e qualche altro problema.( per fortuna i voltaggio è 110).
Dopo un anno non so com'è andata a finire e se il nuovo negozio (come dicono loro) è partito ...comunque parlando con molti amici che frequentano l'isola quando ti descrivono le loro case di renta si soffermano molto sul bagno...quindi la doccia diventa fondamentale considerato il fatto che a Cuba non esiste il Bidè inteso come accessorio.
Se la temperatura dell'acqua può essere un problema secondario visto le alte temperature a Cuba almeno per quel che riguarda la parte orientale dell'isola.......avere una doccia con un getto potente piuttosto che una in cui ogni volta che ti lavi devi spostarti a destra o sinistra per ricevere più acqua fa la sua differenza..............
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sabato 31 maggio 2014
venerdì 30 maggio 2014
Gli Usa chiedono 10 miliardi a Bnp Paribas:
ha violato l'embargo con Cuba, Iran e Sudan
L'istituto starebbe trattando per ridurre la sanzione a 8 miliardi, intanto accusa il colpo in Borsa. In ogni caso, si tratterà di una sanzione da record. Pochi giorni fa si è chiusa la vicenda del Credit Suisse, accusata di aiutare gli evasori fiscali
dal nostro corrispondente ANAIS GINORI
PARIGI - Una multa record
di 10 miliardi di dollari, una sanzione economica mai vista prima. Il
titolo di Bnp Paribas è crollato in Borsa oggi, perdendo fino al 6% in
mattinata, dopo che il Wall Street Journal ha rivelato quanto
reclama il Dipartimento alla Giustizia americano al gruppo francese
accusato di aver violato l'embargo con Cuba, Iran e Sudan tra il 2002 e
il 2009. Secondo il Wsj, citando una fonte vicina al dossier,
l'ammenda potrebbe arrivare a 10 miliardi di dollari. La banca avrebbe
aggirato il divieto internazionale, effettuando pagamenti in dollari
nei tre paesi.
Bnp Paribas, secondo il quotidiano, sta negoziando per pagare un po' meno di 8 miliardi di dollari. Il direttore generale, Jean-Laurent Bonnafé, è stato la settimana scorsa a Washington per tentare una transazione, mentre anche il ministro degli Esteri Laurent Fabius si è mosso con il suo omologo, John Kerry. Il caso finanziario sta diventando anche diplomatico. Anche se ci fosse uno 'sconto', la pena dovrebbe superare in ogni caso i 5 miliardi di dollari, cifra record. La multa si annuncia come la più elevata mai comminata a una banca negli Stati Uniti.
Secondo gli analisti, nonostante l'incertezza sulla vicenda, una cosa è sicura: la multa sarà salata e la copertura mediatica della questione non gioca a favore della banca che, finora, aveva goduto di una reputazione eccellente. Dal punto di vista finanziario, la multa porterebbe all'annullamento
del dividendo 2014 e a una perdita netta in bilancio. Il rischio, nel
dibattimento col Dipartimento di Giustizia americano, è anche che a
Bnp possa essere addirittura impedito di esercitare alcune attività di
investment banking negli Usa, elemento che sarebbe ''difficile da
spiegare ai principali clienti internazionali'', sottolinea un
analista. Bnp inoltre è tra le 10 banche francesi a cui Moody's ha
ridotto l'outlook a negativo da stabile, insieme a tutte le principali.Bnp Paribas, secondo il quotidiano, sta negoziando per pagare un po' meno di 8 miliardi di dollari. Il direttore generale, Jean-Laurent Bonnafé, è stato la settimana scorsa a Washington per tentare una transazione, mentre anche il ministro degli Esteri Laurent Fabius si è mosso con il suo omologo, John Kerry. Il caso finanziario sta diventando anche diplomatico. Anche se ci fosse uno 'sconto', la pena dovrebbe superare in ogni caso i 5 miliardi di dollari, cifra record. La multa si annuncia come la più elevata mai comminata a una banca negli Stati Uniti.
Secondo gli analisti, nonostante l'incertezza sulla vicenda, una cosa è sicura: la multa sarà salata e la copertura mediatica della questione non gioca a favore della banca che, finora, aveva goduto di una reputazione eccellente. Dal punto di vista finanziario, la multa porterebbe all'annullamento
La procura americana sembra voglia portare la banca a dichiararsi colpevole, così come fatto da Credit Suisse: la società svizzera il 20 maggio scorso ha ammesso di avere aiutato cittadini americani ad evadere le tasse. Ha così versato una multa da 2,6 miliardi di dollari.
RELAZIONI
Cuba: camera commercio USA, aprire nuovo capitolo relazioni
"Troppo a lungo le relazioni tra le nostri nazioni sono state
definite dalle nostre divergenze. È il momento di eliminare le barriere
politiche di lunga data", secondo Donohue, uno dei più alti
rappresentanti degli USA a visitare Cuba negli ultimi anni.
Gli Stati Uniti dovrebbero "adottare nuove misure di allentamento e aprire nuove vie d'importazione ed esportazione di merci e servizi", mentre "Cuba deve estendere ed accelerare le riforme economiche che sono nell'interesse del popolo cubano", ha indicato Donohue alla fine di una visita di tre giorni a Cuba a capo di una folta delegazione di imprenditori statunitensi.
Gli Stati Uniti dovrebbero "adottare nuove misure di allentamento e aprire nuove vie d'importazione ed esportazione di merci e servizi", mentre "Cuba deve estendere ed accelerare le riforme economiche che sono nell'interesse del popolo cubano", ha indicato Donohue alla fine di una visita di tre giorni a Cuba a capo di una folta delegazione di imprenditori statunitensi.
giovedì 29 maggio 2014
LA PELEA
Non ricordo di preciso saranno passati 5 ,6 anni...il giorno prima di partire il padrone di casa mi disse...guarda mio figlio ha un gallo da combattimento..il figlio 16enne che oggi è come un fratello minore ..... mi disse che la pelea del gallo era molto in voga in quel periodo.
Partimmo in 4 verso una casa dove un c'era un altro gallo.....lo stavano preparando..... mettendogli alcuni uncini legati alle zampe se non ricordo male e dandogli da mangiare......
Poco dopo mi portarono in un campo...in mezzo al nulla a veder la pelea.
C'era una specie di entrata in mezzo agli alberi,,,non so se si pagava io ero l'unico yuma.
La cosa che più mi colpì che era pieno di gente.... chi in motorino chi con il coche....l'organizzazione era quasi perfetta.
Giunti sul posto mi dissero ....se arrivano i controlli...scappa
Rispondo: come?....dove.?.......... mi dissero ridendo dove vuoi....
La gente era tutta ammucchiata che si faceva fatica a vedere.....a quel punto un cubano mi cedette il suo posto....al prezzo di 1o2 cuc . Ero in prima fila.
Mentre tutti stavano facendo il tifo noto due ragazze sui 35 anni( una delle due era notevole).......intente a vendere rum e altre cose......
Avevano una specie di cartucciera con i bicchierini per il rum , vendevano manin, dolci ecc.... ma oltre a questo potevi comprare sempre da loro i biglietti di una specie di lotto alla cubana ....e in più avevano un tavolo itinerante con il gioco delle tre palline , dadi e altro che non ricordo......
Si sa i cubani son speculatori......ma non avrei immaginato che durante la pelea dei galli( ero andato per quello) avessero tanti giochi dove poter scommettere.
Dopo un breve giro di perlustrazione e avendo un posto in prima fila decisi di scommettere....forse un 2cuc... chiesi subito qual'era il gallo sfavorito.....vuoi forse il cul de sac dei principianti a ogni incontro scommisi sempre il gallo più scarso ;dopo circa mezz'ora avevo racimolato diversi peso cubani tant'è che il tesoriere delle scommesse non volle più accettare i miei soldi.
Alla fine regalai i pesos al mio fratellino cubano ...-.......
Il suo gallo non ne uscì vincitore...ma lo riportammo a casa con qualche ferita.....ad altri andò peggio.....
Partimmo in 4 verso una casa dove un c'era un altro gallo.....lo stavano preparando..... mettendogli alcuni uncini legati alle zampe se non ricordo male e dandogli da mangiare......
Poco dopo mi portarono in un campo...in mezzo al nulla a veder la pelea.
C'era una specie di entrata in mezzo agli alberi,,,non so se si pagava io ero l'unico yuma.
La cosa che più mi colpì che era pieno di gente.... chi in motorino chi con il coche....l'organizzazione era quasi perfetta.
Giunti sul posto mi dissero ....se arrivano i controlli...scappa
Rispondo: come?....dove.?.......... mi dissero ridendo dove vuoi....
La gente era tutta ammucchiata che si faceva fatica a vedere.....a quel punto un cubano mi cedette il suo posto....al prezzo di 1o2 cuc . Ero in prima fila.
Mentre tutti stavano facendo il tifo noto due ragazze sui 35 anni( una delle due era notevole).......intente a vendere rum e altre cose......
Avevano una specie di cartucciera con i bicchierini per il rum , vendevano manin, dolci ecc.... ma oltre a questo potevi comprare sempre da loro i biglietti di una specie di lotto alla cubana ....e in più avevano un tavolo itinerante con il gioco delle tre palline , dadi e altro che non ricordo......
Si sa i cubani son speculatori......ma non avrei immaginato che durante la pelea dei galli( ero andato per quello) avessero tanti giochi dove poter scommettere.
Dopo un breve giro di perlustrazione e avendo un posto in prima fila decisi di scommettere....forse un 2cuc... chiesi subito qual'era il gallo sfavorito.....vuoi forse il cul de sac dei principianti a ogni incontro scommisi sempre il gallo più scarso ;dopo circa mezz'ora avevo racimolato diversi peso cubani tant'è che il tesoriere delle scommesse non volle più accettare i miei soldi.
Alla fine regalai i pesos al mio fratellino cubano ...-.......
Il suo gallo non ne uscì vincitore...ma lo riportammo a casa con qualche ferita.....ad altri andò peggio.....
mercoledì 28 maggio 2014
OGGI
Il 28 maggio 1974 una bomba esplode in piazza della Loggia a Brescia mentre è in corso una manifestazione...provocando otto morti e più di 90 feriti
Venezuela, Maduro: Non accetteremo sanzioni dal Congresso Usa
Il presidente nomina nuovo ambasciatore a Wahington; Arvelaiz Massimiliano
Non accetteremo sanzioni imposte dal Congresso degli Stati
Uniti. Lo ha affermato il presidente venezuelano, Nicolas Maduro, il
quale ha aggiunto che porterà il caso in tutte le sedi mondiali. “Solo
gli imperi coloniali possono praticare le leggi extraterritoriali.
Qualunque norma approvata dal Congresso Usa per sanzionare il Venezuela –
ha sottolineato -, non la riconosceremo e ci opporremo ovunque”. Il
capo di stato fa riferimento al disegno di legge che il comitato
Relazioni estere della Camera dei Rappresentanti degli Stati Uniti ha
adottato il 9 maggio per imporre sanzioni a funzionari venezuelani, in
relazione alle violente repressioni delle proteste nel paese latino
americano, che a oggi hanno causato oltre 40 morti e centinaia di
feriti. Il disegno, per diventare efficace, dovrà essere prossimamente
ratificato dal Senato. Le relazioni tra i due paesi sono in uno dei loro
momenti più bassi. Soprattutto dopo la guerra a colpi di espulsioni di
diplomatici avviata dopo lo scoppio delle proteste. Caracas ha cacciato
otto funzionari statunitensi accusati di presunte ingerenze negli affari
interni. Poco dopo Washington ha reagito in modo simile. “Sono sicuro
che il Movimento dei Paesi Non Allineati, 118 nazioni che si sono
riunite in Algeria, accoglierà la tesi venezuelana e respingerà la
minaccia delle sanzioni”, ha detto il presidente, aggiungendo che il
ministro degli Esteri venezuelano, Elias Jaua, è volato in quella sede
per chiedere supporto .
“Il percorso delle sanzioni è un metodo fallito in anticipo fallito – ha ribadito Maduro -. Come è risultato fallito il metodo dell’embargo e la persecuzione contro il popolo cubano”. Per quanto riguarda le sanzioni, il presidente venezuelano ha spiegato che hanno a che vedere col diniego dei negare i visti e con il congelamento dei conti bancari dee funzionari venezuelani. A questo proposito, ha affermato che gli Usa possono “revocare o vietare i visti a chi vogliono” e sulla questione del congelamento degli asset, ha rilevato di non sapere a quali conti correnti si faccia riferimento. Tra i destinatari di queste sanzioni, ha proseguito il successore di Hugo Chavez, c’è anche il comandante delle forze armate venezuelane, dato che i provvedimenti sono rivolti principalmente ai militari. “Stanno facendo ciò – ha denunciato Maduro – perché non sono riusciti a infiltrarsi all’interno delle forze armate. Non ho trovato un solo soldato che si è messo al servizio dei piani di colpo di stato degli Stati Uniti. Perciò, vogliono punire l'onore, la morale e l'impegno dei nostri militari”. Il presidente venezuelano ha anche ribadito che il suo governo vuole solo la pace e rispettose relazioni con gli Stati Uniti e ha ricordato di aver nominato un nuovo ambasciatore a Washington: Arvelaiz Massimiliano, il quale aspetta solo di ottenere l'approvazione da parte del governo americano.
“Il percorso delle sanzioni è un metodo fallito in anticipo fallito – ha ribadito Maduro -. Come è risultato fallito il metodo dell’embargo e la persecuzione contro il popolo cubano”. Per quanto riguarda le sanzioni, il presidente venezuelano ha spiegato che hanno a che vedere col diniego dei negare i visti e con il congelamento dei conti bancari dee funzionari venezuelani. A questo proposito, ha affermato che gli Usa possono “revocare o vietare i visti a chi vogliono” e sulla questione del congelamento degli asset, ha rilevato di non sapere a quali conti correnti si faccia riferimento. Tra i destinatari di queste sanzioni, ha proseguito il successore di Hugo Chavez, c’è anche il comandante delle forze armate venezuelane, dato che i provvedimenti sono rivolti principalmente ai militari. “Stanno facendo ciò – ha denunciato Maduro – perché non sono riusciti a infiltrarsi all’interno delle forze armate. Non ho trovato un solo soldato che si è messo al servizio dei piani di colpo di stato degli Stati Uniti. Perciò, vogliono punire l'onore, la morale e l'impegno dei nostri militari”. Il presidente venezuelano ha anche ribadito che il suo governo vuole solo la pace e rispettose relazioni con gli Stati Uniti e ha ricordato di aver nominato un nuovo ambasciatore a Washington: Arvelaiz Massimiliano, il quale aspetta solo di ottenere l'approvazione da parte del governo americano.
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