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venerdì 30 maggio 2014






Gli Usa chiedono 10 miliardi a Bnp Paribas:
ha violato l'embargo con Cuba, Iran e Sudan

L'istituto starebbe trattando per ridurre la sanzione a 8 miliardi, intanto accusa il colpo in Borsa. In ogni caso, si tratterà di una sanzione da record. Pochi giorni fa si è chiusa la vicenda del Credit Suisse, accusata di aiutare gli evasori fiscali

PARIGI - Una multa record di 10 miliardi di dollari, una sanzione economica mai vista prima. Il titolo di Bnp Paribas è crollato in Borsa oggi, perdendo fino al 6% in mattinata, dopo che il Wall Street Journal ha rivelato quanto reclama il Dipartimento alla Giustizia americano al gruppo francese accusato di aver violato l'embargo con Cuba, Iran e Sudan tra il 2002 e il 2009. Secondo il Wsj, citando una fonte vicina al dossier, l'ammenda potrebbe arrivare a 10 miliardi di dollari. La banca avrebbe aggirato il divieto internazionale, effettuando pagamenti in dollari nei tre paesi.

Bnp Paribas, secondo il quotidiano, sta negoziando per pagare un po' meno di 8 miliardi di dollari. Il direttore generale, Jean-Laurent Bonnafé, è stato la settimana scorsa a Washington per tentare una transazione, mentre anche il ministro degli Esteri Laurent Fabius si è mosso con il suo omologo, John Kerry. Il caso finanziario sta diventando anche diplomatico. Anche se ci fosse uno 'sconto', la pena dovrebbe superare in ogni caso i 5 miliardi di dollari, cifra record. La multa si annuncia come la più elevata mai comminata a una banca negli Stati Uniti.

Secondo gli analisti, nonostante l'incertezza sulla vicenda, una cosa è sicura: la multa sarà salata e la copertura mediatica della questione non gioca a favore della banca che, finora, aveva goduto di una reputazione eccellente. Dal punto di vista finanziario, la multa porterebbe all'annullamento
del dividendo 2014 e a una perdita netta in bilancio. Il rischio, nel dibattimento col Dipartimento di Giustizia americano, è anche che a Bnp possa essere addirittura impedito di esercitare alcune attività di investment banking negli Usa, elemento che sarebbe ''difficile da spiegare ai principali clienti internazionali'', sottolinea un analista. Bnp inoltre è tra le 10 banche francesi a cui Moody's ha ridotto l'outlook a negativo da stabile, insieme a tutte le principali.

La procura americana sembra voglia portare la banca a dichiararsi colpevole, così come fatto da Credit Suisse: la società svizzera il 20 maggio scorso ha ammesso di avere aiutato cittadini americani ad evadere le tasse. Ha così versato una multa da 2,6 miliardi di dollari.

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