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lunedì 30 giugno 2014

Domenico Vecchioni è un ex diplomatico di carriera, ambasciatore italiano all’Avana, che da alcuni anni dirige la collana Ingrandimenti della Greco & Greco, nata per ospitare agili biografie di personaggi storici controversi. A sua firma ricordiamo: Richard SorgePol Pot (ottimo), Kim PhilbyFelix Kersten. Per altri editori ha pubblicato biografie di Raúl Castro ed Evita Peron, alcuni testi sulle spie e sugli 007 del passato.
Questo nuovo lavoro si segnala per originalità e getta nuova luce su una figura indefinibile come la portoricana Ana Belén Montes, la spia americana al servizio di Fidel. Vecchioni tratteggia con precisione biografica la vita di una donna che per sedici anni è stata una vera e propria spina nel fianco della DIA, lavorando alacremente per divulgare segreti militari e politici ai suoi corrispondenti cubani. Il problema è che se chiedete a un dirigente cubano chi sia Ana Belén Montes si chiuderà nel più totale riserbo. Soltanto Felipe Perez Roque – ormai caduto in disgrazia – ha pronunciato parole di stima nei confronti di una spia che “pur non prendendo un solo penny dal governo cubano ha reso grandi servizi alla causa della libertà dei popoli oppressi”.
Ana Belén è una spia molto sui generis, infatti pare che la sua attività non sia stata guidata da brama di potere e denaro, ma soltanto da motivi ideologici e psicologici, perché identificava nel governo nordamericano quel padre repressivo e violento che aveva dovuto subire da piccola. La sua è stata una condivisione ideologica dettata dall’intima convinzione di dover aiutare il governo di Fidel Castro a liberare le popolazioni oppresse, tra queste anche la sua Porto Rico che chiedeva l’indipendenza.
“Ana Belén è stata un’eroina della Rivoluzione dal destino paradossale” afferma Vecchioni “perché condannata a Washington e ignorata all’Avana, sconosciuta all’opinione pubblica cubana, spia senza mandanti. Non ha goduto nemmeno della notorietà, che in genere emana dalle grandi spie, né è stata confortata dalla riconoscenza del suo idolo, Fidel Castro”. Quasi come se Ana avesse spiato per Cuba all’insaputa di Cuba, cosa impossibile, ma che di questi tempi va molto di moda anche dalle nostre parti. Ben altro destino hanno avuto i Cinque Eroi prigionieri dell’Impero, in realtà spie cubane in trasferta USA, ma per L’Avana vittime di un regime che sogna la normalizzazione di Cuba. Ana Belén Montes è rimasta vittima della politica cubana che non ammette l’esistenza di una sua rete di spionaggio, addestrata dall’Isla Grande, per infiltrarsi nei meandri della politica statunitense.
Arrestata nel 2001, ripudiata anche dal compagno, disgustato dal suo comportamento antiamericano, additata al pubblico ludibrio dai giudici: “Se non voleva amare il suo Paese, poteva almeno fare a meno di danneggiarlo”, risulta una figura quasi patetica di spia solitaria, dalla doppia vita e dal destino infelice. La condanna finale: 25 anni di carcere duro, senza possibilità di libertà condizionata. “Ana è stata una delle spie più dannose per gli USA e solo gli attentati alle Torri Gemelle hanno potuto oscurare nell’attenzione dell’opinione pubblica americana e internazionale il caso di spionaggio più clamoroso del secolo scorso”, scrive Vecchioni. “Ana serviva a Fidel per conoscere in anticipo le posizioni di Washington alle Nazioni Unite e per sapere fino a che punto nei momenti di tensione poteva spingersi nella provocazione senza rischiare reazioni forti, magari di tipo militare”, aggiunge.
Un libro da leggere, che rivela novità interessanti e particolari inediti sui Servizi Segreti Cubani, sulla Red Avispa, sull’Intelligence americana e sui Dioscuri di Cuba. Un libro che racconta la vita di un’eroina idealista che si assegna la missione di aiutare la liberazione delle masse oppresse in una lotta guidata dal suo mito Fidel Castro. Mentre lo leggevo mi sono chiesto più volte: e se anche la tanto osannata blogger Yoani Sánchez fosse una spia di Castro? Se fosse una spia d’influenza, oppure uno strumento inconsapevole nelle mani dei Servizi Segreti cubani? Soltanto il tempo svelerà troppi misteri. Una cosa è certa: quando c’è di mezzo Cuba tutto è possibile.

lunedì 23 giugno 2014

ARRESTI PER I DISSIDENTI

Ancora arresti per i dissidenti, cresce repressione politica

(ASCA) – Roma, 23 giu 2014 – Prosegue la repressione dei dissidenti a Cuba, dove dallo scorso novembre i detenuti politici e’ cresciuto da 87 a 102. Lo ha reso noto la Commissione cubana per i diritti umani e la riconciliazione nazionale, precisando che altri 12 detenuti sono stati liberati, ma con la condizionale.
In un rapporto inviato alla stampa, l’organizzazione per i diritti umani, illegale ma tollerata a Cuba, ha denunciato le pratiche di repressione del governo di Raul Castro, con la polizia che sequestra e detiene i dissidenti per ore senza motivazione. Le cose tuttavia andavano peggio all’epoca di Fidel Castro: quando ha lasciato la guida del Paese nel 2006 i prigionieri politici dietro le sbarre erano oltre 300. (fonte AFP).

sabato 21 giugno 2014

Le vecchie limousine presidenziali usate come taxi, a Cuba

Venerdì 20 giugno l’agenzia Associated Press ha diffuso alcune foto – poi riprese da diversi media – che mostrano alcune vecchie limousine circolare per le strade dell’Avana, a Cuba, e ha raccontato la loro storia piuttosto originale. Si tratta di alcune limousine presidenziali utilizzate durante la presidenza di Fidel Castro e ormai dismesse da anni, che sono state consegnate alla compagnia di stato Cubataxi per essere utilizzate come auto di lusso da noleggio con autista, per il trasporto a pagamento dei turisti. Le limousine sono di costruzione russa – GAZ e ZIL – e risalgono agli anni Sessanta e Settanta: furono utilizzate soprattutto per il trasporto di diplomatici e politici in visita a Cuba durante gli anni di Fidel Castro (che invece per i suoi spostamenti era solito farsi trasportare su una jeep militare).
Una di queste vecchie limousine russe, per esempio, fu utilizzata nel 2002 per trasportare l’ex presidente Jimmy Carter in visita a Cuba, sebbene all’epoca Castro già disponesse di altri veicoli più moderni.
Si tratta comunque di macchine abbastanza vecchie, e non più tanto di lusso, sebbene possano ospitare sei persone: un autista di Cubataxi ha spiegato che circa 14 di queste limousine furono consegnate cinque anni fa alla compagnia, e che oggi ne circolano ancora una decina, utilizzate prevalentemente dai turisti. Ha anche spiegato che i prezzi sono variabili, da una paio di dollari per una corsa fino a 100-140 dollari per prenotarle per tutto il giorno.

NOTIZIE

STAMPA: MUJICA MEDIATORE CONTRO EMBARGO AMERICANO

Il presidente uruguaiano José Mujica potrebbe mediare un accordo tra gli Stati Uniti e Cuba che permetta di metter fine all’embargo imposto da Washington nei confronti dell’isola caraibica da oltre 50 anni: la tesi è stata avanzata da un quotidiano di Montevideo, Búsqueda.
Secondo il giornale, che cita “fonti ufficiali”, Mujica ha trasmesso al presidente Raúl Castro un messaggio del suo omologo Barack Obama in occasione del vertice dei paesi membri del G77 che si è tenuto lo scorso fine-settimana in Bolivia.
Dell’ipotesi di una revoca dell’embargo il capo di Stato uruguaiano avrebbe discusso con il presidente americano a maggio, nel corso di una visita a Washington. Allora, stando alla ricostruzione di Búsqueda, Obama avrebbe detto: “Mi restano due anni, il momento è questo”.

venerdì 20 giugno 2014

ULTIME DALLA DOGANA

regulaciones-envios-a-cuba


El gobierno cubano tiene previsto endurecer las regulaciones para el envío de paquetes a Cuba, dicha información fue dada a conocer por Diario de Cuba basándose en informaciones de agencias de envíos a Cuba en el extranjero.

Será reducido el tamaño de los paquetes que pueden ser enviados sin tener que pagar impuestos aduanales, la reducción será de 3.0 Kg a 1.5 KG. Una de las tantas empresas que realiza envíos a Cuba (www.facebook.com/Ofertasdecuba) publicó recientemente en su cuenta de Facebook que la medida comenzará a entrar en vigor a partir del primero de septiembre “A partir del 1 de Septiembre se modificará el valor de la misceláneas y se aumentará a 20 CUC por cada kilogramo, por lo que estarían excentos de impuesto un kilo y medio, todo lo que se exceda de ese límite se cobraría por parte de la aduana 20 CUC por kilogramo.

El anuncio que está aún sin confirmar por las autoridades aduaneras de Cuba aparece después de que se advirtiera a los que viajan a Cuba de no llevar paquetes o encomiendas de otras personas en un intento por limitar el papel de las mulas en los viajes a Cuba.

mercoledì 18 giugno 2014

LA MUSICA.....

Il ritmo delle claves dei primi schiavi l'esplosione del son negli anni 20 e il mambo alla fine degli anni 40.....la musica fa parte del patrimonio dell'isola di Cuba.
La musica di Cuba coinvolge sempre con i suoi ritmi lenti esotici ma anche frenetici.....
Tutto ha inizio con la claves i due bastoncini di legno che gli schiavi dall'africa battevano ritmicamente uno contro l'altro mentre le nacchere dei bianchi scandivano il ritmo.
Cominciò con la musica afrocubana a delinearsi il percorso musicale dell'isola...poi seguito dalla chitarra spagnola che dava melodia .il tutto accompagnato dai tamburi.....
Negli anni 20 dopo il primitivo suono del bongo e delle claves  ...scoppiò il son con il trio Matamoros, il Septeto National e il Sexteto Habanero.....
La musica a Cuba a sempre seguito ...almeno agli inizi il credo della santeria...

Cuba è piena di musicisti...che trasformano suoni in salsa,rumba, cha cha cha, mambo.
La rumba è tipica della strada svela origini portuali e rurali.
La salsa è un insieme di stili frutto degli emigrati latini verso gli stati uniti dove verso gli anni 40 musicisti portoricani,cubani e dominicani si insediarono a New York nel quartiere del bronx chiamato el barrio.
Salsero come Machito e Mario Bauza sperimentarono le varie fusioni musicale tra cui son e jazz.
Anche artisti come Tito Puente e Tito Rodriguez....facevano parte del barrio.
Il cha cha cha è inconfondibile col tempo battuto in quattro quarti..32.34 battute al minuto deriva dalla fusione di alcuni ritmi tra mambo e rumba...tra le maggiori orchestre degli anni 50 l'orchestra Aragon.....
Fu Perez Prado agli inizi degli anni 50 a far salire la temperatura con il mambo....che mescolava rumba e swing  e anche un pò di jazz... dove il ritmo delle percussioni dominavano la scena....
.Quindi  lunga vita a questi generi musicali che insieme fondendosi hanno dato vita a dei ritmi che ancora oggi incantano chi visita Cuba.
Fino a passare ai giorni nostri dove tantissimi nuovi artisti stanno emergendo o sono emersi e dove da alcuni anni un altro genere musicale sta prendendo il suo spazio.... il Reggaeton.....ma questa è un altra storia.