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domenica 9 novembre 2014
martedì 4 novembre 2014
mercoledì 22 ottobre 2014
Il 22 ottobre 1962 il presidente statunitense John Kennedy annunciò con un discorso televisivo che, sorvolando Cuba, un U-2 aveva scoperto un dispiegamento di missili sovietici
Il 22 ottobre 1962 il presidente statunitense John Kennedy annunciò con un discorso televisivo che, sorvolando Cuba, un U-2 aveva scoperto un dispiegamento di missili sovietici
La crisi dei missili di Cuba fu uno dei
momenti più critici della Guerra Fredda. Il nuovo governo comunista
cubano di Fidel Castro che aveva promosso una campagna di
espropriazioni, era stato supportato dai sovietici per contrastare il
tentativo di invasione degli esuli cubani aiutati dalla CIA. Dopo il
fallimento dello sbarco nella Baia dei porci, gli USA avevano piazzato
dei missili Jupiter in Italia e in Turchia. L’URSS reagì con
l’installazione di missili a Cuba, la cui gettata avrebbe permesso di
colpire gli USA. Il 14 ottobre 1962 un U-2 americano sorvolando Cuba,
fotografò i missili, la cui esistenza fu resa nota dal presidente
Kennedy attraverso la televisione il 22 ottobre. Il Presidente annunciò
che il traffico navale per Cuba sarebbe stato bloccato dalla cosiddetta
quarantena, proprio per evitare che vi giungesse ulteriore materiale
bellico. Dopo l’intervento dellONU e di papa Giovanni XXIII, le intense
trattative tra USA e URSS terminarono con un accordo che scongiurò il
pericolo di un’apocalisse nucleare. Chruscev il 28 ottobre acconsentì
alla rimozione dei missili da Cuba e gli USA, entro sei mesi, avrebbero
rimosso le testate missilistiche in Italia e in Turchia.
martedì 21 ottobre 2014
lunedì 20 ottobre 2014
Summit anti-Ebola a Cuba, Raul Castro: "Siamo tutti minacciati" Presenti 12 Paesi dell'America latina e dei Caraibi
L'Avana, 20 ott. (TMNews) - L'epidemia di Ebola "ci minaccia tutti": lo ha detto il presidente cubano Raul Castro inaugurando all'Avana un "summit straordinario" di 12 Paesi dell'America latina e dei Caraibi incentrato sull'epidemia che per il momento sta risparmiando il continente. "Una terribile epidemia si propaga oggi fra i popoli fratelli dell'Africa e ci minaccia tutti", ha dichiarato Castro. "Se questa minaccia non sarà arginata in Africa occidentale potrebbe diventare una delle pandemie più gravi della storia dell'umanità", ha avvertito il presidente cubano davanti a 11 suoi pari del continente riuniti nella capitale cubana.
Cuba, Paese maggiormente presente sul campo con quasi più di 450 fra medici e infermieri dispiegati in Africa occidentale, ospita questo summit il cui obiettivo è quello di "armonizzare i protocolli per proteggere la popolazione e prevenire la diffusione della malattia nei Paesi della regione", secondo una nota del ministero degli Esteri cubano. Al vertice sono presenti i nove capi di Stato dell'Alternativa bolivariana per le Americhe (Alba), blocco creato nel 2005 da dei Paesi governati dalla sinistra. Oltre a Cuba, comprende Venezuela, Ecuador, Bolivia, Nicaragua e diversi piccoli Stati caraibici. Anche Haiti, Grenada e Saint-Kitts e Nevis sono stati invitati.
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