Venticinquemila cubani sono entrati illegalmente negli Stati Uniti,
via terra e via mare, negli scorsi 12 mesi. Il numero è raddoppiato
negli ultimi due anni, mentre il totale di migranti legali e illegali da
Cuba non era così alto dall'esodo di massa su pericolose imbarcazioni
improvvisate del 1994, riferisce il New York Times.
"L'aumento sottolinea le conseguenze delle politiche
sull'immigrazione degli Usa, che danno trattamento preferenziale ai
cubani, e le recenti riforme che sull'isola hanno allentato le
restrizioni sui viaggi e messo in risalto la frustrazione crescente
post-Fidel" Castro, scrive il quotidiano.
Durante i 12 mesi passati, i migranti illegali sono stati più che nel
2008, quando Raul Castro salì alla presidenza. Esperti affermano che il
numero attuale "potrebbe essere avvisaglia di un esodo di massa, mentre
mettono in guardia sul fatto che le imbarcazioni improvvisate abbia già
lasciato una scia di morti".
Allarmante infatti il dato sui mezzi usati per il viaggio in mare: se
il 20% era improvvisato nel 2008, l'anno scorso lo era l'87%, secondo i
dati della Guardia costiera che intercetta i migranti diretti sulle
coste della Florida.
"Credo sia in corso un silenzioso esodo di massa. Siamo tornati ai
tempi, come nel 1994, quando le persone costruivano piccole strutture
galleggianti e partivano nell'oceano, con o senza familiari", dice Ramón
Saúl Sánchez, leader cubano in esilio a Miami impegnato nell'aiuto alle
famiglie dei morti nel viaggio.
vamos bien..........
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