Cerca nel blog

martedì 27 maggio 2014

LA BANDIERA CUBANA

Sventola per la prima volta nel 1850...i 3 colori scelti fanno riferimento ai valori rivoluzionari.....che si batterono.per l'indipendeza del paese.
Le strisce blu erano i dipartimenti in cui era divisa....il bianco è l'indipendenza....
Il rosso per il sangue versato dei patrioti....
La stella indica l'unità....

ALCUNE DATE STORICHE

Il 28 ottobre 1492 Cristoforo Colombo  in arte Cristobal Colon...approda a Cuba.

1510  Herman Cortes  invade l'isola caraibica...

1519 la vecchia città San Cristobal de la Habana  diventa l'Havana in onore del capo tribù Taino Habaguanex

1934 il colonnello Fulgenzio Batista prende il potere...l'isola di Cuba diventa la patria dei gangster...una  Las Vegas nel mar dei Caraibi.....nel 1940 batista diventa presidente .... nel 1952 il gangster Meyer Lansky diventa suo consigliere al turismo....siamo agli albori della rivoluzione e delle sue date storiche che tutti conosciamo......

1959 13 febbraio Fidel Castro diventa primo ministro.....il 26\11 dello stesso anno Che Guevara viene nominato direttore della banca centrale.....

Il 19\10\1960 comincia l'embargo commerciale da parte degli USA.....

1998 il Papa Giovanni Paolo 2 visita l'isola di Cuba...

RUM O RON

Cominciò tutto con Cristoforo Colombo quando scrisse ai regnanti spagnoli  da Cuba che la canna da zucchero del nuovo possedimento aveva attecchito e cominciò la diffusione di questa bevanda .
Distillando la melassa della canna si ricavò il cosiddetto vino di zucchero che più avanti diventò ron dalla contrazione di rumbillon come veniva chiamata la melassa della canna...il resto lo fece il clima favorevole dei caraibi.
Per molti anni il ron fu per i caraibi un distillato aspro ,sgradevole e poco puro....tipico dei pirati.... e non dei palati dei colonizzatori.....solo in seguito grazie a qualche avventore diventerà bevanda per eccellenza   sino ad arrivare al ron superior che venne introdotto alla fine dell'ottocento.

Nel 1862 Don Facundo Bacardi emigrato spagnolo fondò la prima grande distilleria a Santiago de Cuba...e i maestri del ron con nuove tecniche trasformarono ben presto l'agua ardiente in un distillato delicato e molto più fine.

Il ron ebbe il suo periodo più fortunoso negli anni 20, 30......gli anni del proibisionismo in America....e dove gli stessi americani volavano nell'isola caraibica.... così facendo questo distillato acquistò una certa rispettabilità.......... ...il resto lo fece Hemingway.

Diversi tipi di ron usano ancora vecchie e tradizionali tecniche di produzione, il miel de  cana (melassa) viene diluito con acqua pura a cui si aggiunge il lievito.
Dopo 30 ore di fermentazione viene purificato col carbone attivato e poi lasciato decantare.
Solo dopo questo processo intervengono i maestri del ron.

Di marche di rum ce n'è sono tantissime...la differenza in commercio la fa  l'invecchiamento nelle botti di rovere.......e mentre il bianco è tipicamente usato per cocktail l'invecchiato viene bevuto rigorosamente solo...magari accompagnato da un buon sigaro.

lunedì 26 maggio 2014

COCKTAIL

Quando si parla di Cuba non possiam far a meno di parlare di rum sigari e quant'altro....quì alcuni cocktail famosi dell'isola.


DAIQUIRI

6\10 di rum bianco
3\10 di succo di lime
1\10 di sciroppo di zucchero di canna
Ghiaccio tritato


CUBANITO

4\10 rum bianco
5\10 succo di pomodoro e gogge di tabasco
Ghiaccio a cubetti
 Sale e pepe
1\10 di succo di lime



PRESIDENTE

1\4 di vermut rosso
3\4 di rum bianco
Ghiaccio a cubetti e un pò di granatina tutto in uno shaker....e voilà.


MOJITO(la bandiera di cuba)


5\6 di rum
1\6  di lime spremuto
Ghiaccio a cubetti e yerba buena
Per sentire meglio l'aroma della yerba buena pestara finemente...poi aggiungerne un rametto per decorazione...
Soda alla fine....ma a a Cuba generalmente mettono  l'acqua minerale.



CUBA LIBRE


Rum
Coca cola
Spruzzata di lime
Ghiaccio








DONATO E LA SUA CUBA

10/5/2012



Donato Zaccardi, trentadue anni di Lissone, da sempre una grande passione: Cuba. E, ad un certo punto, la vita lo porta a vivere lì per amore, per cinque anni. Periodo che continua a portarsi nel cuore anche ora che, per i casi della vita, ha dovuto rientrare in Italia. Questa la sua storia che ha voluto condividere con i lettori di Voglio vivere così.
"Ho sempre lavorato nel settore commerciale - racconta - come libero professionista. Nel tempo libero collaboravo con un amico che aveva un'agenzia di viaggi aiutandolo ad organizzare itinerari in quel paese che già amavo tantissimo. Da quando, per il mio diciottesimo compleanno, i miei genitori mi regalarono un viaggio: decisi per Cuba e, da quel momento, è iniziato il mio grande amore per quell'isola." Da quel momento Donato si reca a Cuba tre o quattro volte all'anno, sempre al di fuori dei classici circuiti turistici: "Ho sempre preferito un altro modo di viaggiare; niente alberghi o villaggi ma sempre a contatto con le persone del posto. È stato così che, nel 2004 ho conosciuto una ragazza cubana, me ne sono innamorato e l'ho sposata. Siamo rientrati in Italia dove pensavamo di vivere. ma lei ha subito avuto grossi problemi di ambientamento. Così, nell'ottobre dello stesso anno, abbiamo deciso di tornare entrambi a Cuba."

Tornato a Cuba, compra una casa e trova lavoro nel settore turistico: "Dopo diversi colloqui sono riuscito a trovare un lavoro in questo settore - ci racconta Donato - in particolare per una società canadese. Tra Cayo Coco, Varadero e Habana mi occupavo di escursioni. È stata un'esperienza indimenticabile, durante la quale ho conosciuto tantissime persone straordinarie che mi hanno cambiato davvero la vita. In quegli anni ho imparato a conoscere la loro cultura e a vivere una vita in cui erano banditi la fretta e lo stress. Sono stato accolto con un calore umano incredibile, come se mi conoscessero da sempre. E uno dei più grandi insegnamenti che mi hanno lasciato è quello di prendere la vita con il sorriso anche quando arrivano i problemi."
Un calore che sembra essere una caratteristica del modo con cui i cubani accolgono gli stranieri e che Donato ricorda con particolare nostalgia. Gli chiediamo di dirci qualcosa sul tenore di vita dell'isola: " È una domanda difficile a cui rispondere. Certo non si può generalizzare ma, in linea di massima io ho conosciuto un popolo in cui tutti avevano ciò che serviva per vivere.

Qualcuno, soprattutto chi aveva un lavoro nel turismo, se la cavava meglio, altri meno. Ma, in linea di massima non ho mai visto nessuno morire di fame. E devo dire che non mi sono confrontato neanche con una particolare delinquenza. Capisco che possa non essere facile credere a quello che dico anche perché i mass media hanno sempre dato un'immagine ben diversa di Cuba."
Donato, in quegli anni, ha anche potuto trovare molti altri italiani che sono riusciti a crearsi un'attività in proprio: "Sì, soprattutto nella ristorazione e nel turismo. E non pochi si sono creati anche grosse imprese di import-export. Per non parlare poi di molti pensionati che hanno deciso di venire a vivere qui perché qui, con la loro pensione riescono a vivere dignitosamente."
Donato Zaccardi, Cuba
Da circa un anno Donato è rientrato in Italia: "Cose che capitano. Purtroppo il mio matrimonio è finito e ho deciso di rientrare. Almeno per ora. Gli unici contenti sono stati miei genitori che, per la verità, non hanno mai visto di buon occhio il mio trasferimento. Ma Cuba me la porto sempre nel cuore e sono certo che ci tornerò a vivere. Adesso, tanto per mantenere i contatti con l'isola collaboro con un'associazione il cui sito è www.cubanos.it. Io mi occupo di dare consulenza su cosa occorre fare, dal punto di vista anche burocratico, per trasferirsi a Cuba e aprire un'attività lavorativa. Insomma metto a disposizione la mia esperienza e la mia passione per questa terra."