DONATO E LA SUA CUBA
10/5/2012
Donato Zaccardi, trentadue anni di Lissone, da sempre una grande passione: Cuba.
E, ad un certo punto, la vita lo porta a vivere lì per amore, per
cinque anni. Periodo che continua a portarsi nel cuore anche ora che,
per i casi della vita, ha dovuto rientrare in Italia. Questa la sua
storia che ha voluto condividere con i lettori di Voglio vivere così.
"Ho
sempre lavorato nel settore commerciale - racconta - come libero
professionista. Nel tempo libero collaboravo con un amico che aveva
un'agenzia di viaggi aiutandolo ad organizzare itinerari in quel paese
che già amavo tantissimo. Da quando, per il mio diciottesimo compleanno,
i miei genitori mi regalarono un viaggio: decisi per Cuba e, da quel
momento, è iniziato il mio grande amore per quell'isola." Da quel
momento Donato si reca a Cuba tre o quattro volte all'anno, sempre al di
fuori dei classici circuiti turistici: "Ho sempre preferito un altro
modo di viaggiare; niente alberghi o villaggi ma sempre a contatto con
le persone del posto. È stato così che, nel 2004 ho conosciuto una
ragazza cubana, me ne sono innamorato e l'ho sposata. Siamo rientrati in
Italia dove pensavamo di vivere. ma lei ha subito avuto grossi problemi
di ambientamento. Così, nell'ottobre dello stesso anno, abbiamo deciso
di tornare entrambi a Cuba."
Tornato
a Cuba, compra una casa e trova lavoro nel settore turistico: "Dopo
diversi colloqui sono riuscito a trovare un lavoro in questo settore -
ci racconta Donato - in particolare per una società canadese. Tra Cayo
Coco, Varadero e Habana mi occupavo di escursioni. È stata un'esperienza
indimenticabile, durante la quale ho conosciuto tantissime persone
straordinarie che mi hanno cambiato davvero la vita. In quegli anni ho
imparato a conoscere la loro cultura e a vivere una vita in cui erano
banditi la fretta e lo stress. Sono stato accolto con un calore umano
incredibile, come se mi conoscessero da sempre. E uno dei più grandi
insegnamenti che mi hanno lasciato è quello di prendere la vita con il
sorriso anche quando arrivano i problemi."
Un
calore che sembra essere una caratteristica del modo con cui i cubani
accolgono gli stranieri e che Donato ricorda con particolare nostalgia.
Gli chiediamo di dirci qualcosa sul tenore di vita dell'isola: " È una
domanda difficile a cui rispondere. Certo non si può generalizzare ma,
in linea di massima io ho conosciuto un popolo in cui tutti avevano ciò
che serviva per vivere.
Qualcuno,
soprattutto chi aveva un lavoro nel turismo, se la cavava meglio, altri
meno. Ma, in linea di massima non ho mai visto nessuno morire di fame. E
devo dire che non mi sono confrontato neanche con una particolare
delinquenza. Capisco che possa non essere facile credere a quello che
dico anche perché i mass media hanno sempre dato un'immagine ben diversa
di Cuba."
Donato,
in quegli anni, ha anche potuto trovare molti altri italiani che sono
riusciti a crearsi un'attività in proprio: "Sì, soprattutto nella
ristorazione e nel turismo. E non pochi si sono creati anche grosse
imprese di import-export. Per non parlare poi di molti pensionati che
hanno deciso di venire a vivere qui perché qui, con la loro pensione
riescono a vivere dignitosamente."
Da
circa un anno Donato è rientrato in Italia: "Cose che capitano.
Purtroppo il mio matrimonio è finito e ho deciso di rientrare. Almeno
per ora. Gli unici contenti sono stati miei genitori che, per la verità,
non hanno mai visto di buon occhio il mio trasferimento. Ma Cuba me la
porto sempre nel cuore e sono certo che ci tornerò a vivere. Adesso,
tanto per mantenere i contatti con l'isola collaboro con un'associazione
il cui sito è www.cubanos.it.
Io mi occupo di dare consulenza su cosa occorre fare, dal punto di
vista anche burocratico, per trasferirsi a Cuba e aprire un'attività
lavorativa. Insomma metto a disposizione la mia esperienza e la mia
passione per questa terra."
Nessun commento:
Posta un commento